Se sei uno scrittore e vuoi proporci il tuo libro abbiamo una buona notizia per te.
Dal 2012 la Butterfly Edizioni valuta la nuove proposte con un sistema molto innovativo che va incontro alle tue esigenze.
In sostanza, acquistando semplicemente 3 o 5 libri dal nostro catalogo, in piena libertà e assecondando i tuoi gusti, oltre a conoscere e toccare con mano la qualità del nostro lavoro e saziare il tuo appetito di lettore, avrai una nostra valutazione professionale del tuo manoscritto in massimo 4 mesi dall'invio dello stesso.
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- Diritto d'autore (ovvero percentuale a copia venduta, che cresce in base al numero di copie vendute)
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- Organizzazione di presentazioni dell'opera
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- Invio delle schede informative dell’opera ai database delle librerie
- Recensioni e interviste per il lancio del libro- Eventuali interviste Radiofoniche e Televisive
- Copie omaggio per la promozione e la diffusione del libro a giornalisti, critici, lettori e concorsi letterari
- Vendita del libro attraverso siti Web specializzati quali Internet BookShop ed altri
- Realizzazione del booktrailer dell'opera
- Supporto logistico per presentazioni/promozione attraverso volantini/locandine ecc.
- Promozione online ed offline
- Distribuzione e diffusione del libro a livello nazionale e internazionale, nelle librerie e nelle edicole tramite i nostri distributori
- Vendita del libro attraverso la rete delle librerie con presenza del volume in almeno 10 negozi
- Sconti e omaggi
Abbiamo una distribuzione capillare che ci permette di agevolare il lettore nell'acquisto del tuo libro in ogni parte d'Italia: nelle librerie, nelle edicole e anche all'estero, con un semplice ordine, perché il nostro distributore nazionale Libro co. Permette di far arrivare il tuo libro dovunque riducendo le attese entro 48 ore dall'ordine.
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Non nego il fatto che l'aria che si respira attorno alla farfalla abbia qualcosa di diverso. Ho dato un'occhiata al sito della vostra casa editrice e si nota e si sente che tutto è giovane, ma non in senso negativo. Come ho potuto leggere, anche in alcuni suoi interventi, le difficoltà soprattutto per chi tenta strade nuove ci sono ogni giorno, ogni mattina. Immagino che anche per chi, come me, ha voglia di scrivere e disegnare ci siano infiniti ostacoli e inganni. Probabilmente qualunque cosa nuova, oggi, è difficile da fare. E fra le tante idee nuove che ho visto in giro sulla rete riguardo la pubblicazione di manoscritti inediti, la vostra ha finalmente un senso. Che sia oneroso pubblicare è chiaro, così come lo è scrivere (nessuno ti paga per stare chinato a scrivere, scrivere e correggere, e il tempo vola)così come lo è leggere manoscritti e valutarli. "Obbligare" ad acquistare libri freschi è un buon modo per incentivare gli autori emergenti, fare loro pubblicità gratuita e cmq ripagare anche in parte un possibile rifiuto del manoscritto. Dite di dare una risposta, immagino sia negativa che positiva. Ho letto una tale mancanza di cura e di rispetto verso chi invia manoscritti, che sembra quasi che le case editrici ti stiano facendo un favore. Nessuno pensa al fatto che dietro l'invio c'è anche una selezione di editori e che quindi chi riceve il manoscritto riceve anche un complimento. La scusa che non c'è tempo di degnare neppure di una risposta è secondo il mio modestissimo parere, assurdo e incivile. Spesso c'è proprio il bisogno di una risposta, qualcuno che ti consideri, che ti dica magari "No, dobbiamo rifiutare il vostro manoscritto, ma la invito a correggere alcune sue parti e riprovare". Le grosse case editrici ormai nemmeno sembrano considerare l'autore emergente come degno di attenzioni. Per scovare il link dove (forse) è possibile inviare manoscritti si deve correre ai forum e a link pubblicati da terze parti. Da come sto scrivendo sembra quasi che abbia provato ad inviare l'impossibile a chiunque, al contrario mi sono solo un po' documentato, ho letto molti post, ho notato come ci sia una corsa ad accaparrarsi il primo emergente che cerca di pubblicare per spolparlo un po' di altro sangue, ho notato la disattenzione verso tutta la nostra generazione che nonostante sia più istruita della precedente, sembra non poter competere su nessun fronte. Mi ritrovo a scrivere, per bisogno di fare e non rimanere fermo, e capisco subito che avrei dovuto iniziare a farlo molto prima. Mi ricordo anche come si disegna e torno ad imparare. Mi faccio prendere la mano e viene fuori qualcosa che a me piace molto e che sicuramente è migliorabile, perché non pretendo di essere perfetto. Oggi l'editoria sembra chiedere la perfezione a non professionisti. Mi chiedo come si possa essere professionisti se non si riesce neppure ad iniziare. I grandi autori che tutti conosciamo, non ci rendiamo conto che sono circondati da decine di collaboratori, che lavorano per loro, poi ci sono le diverse traduzioni e versioni e la complicità di altrettante persone. Ci sono ragazzi,che poi ormai sono trentenni, capaci anche se lasciati da soli, a cui non si dà spazio perché non conviene.
RispondiEliminaEd è triste, eppure, guarda... ci sono manoscritti che si corrono dietro. Non so se avviene lo stesso in altre nazioni, ma noi abbiamo qualcosa di diverso. Sembra che ci vogliano togliere la voglia di scrivere. Siamo arrivati a pubblicare inediti pagando soldi e chissà fino a dove accetteremo di arrivare. Io non sono nessuno, Argeta Brozi, e mi sono permesso di scrivere un cammonto, quando solitamente evito sempre di farlo. Avete all'incirca la mia età. Ho letto qualcosa anche di un vostro colloboratore, su un diverso bolg, e anche lui è mio coetaneo. Ho letto di esordienti, nostri coetanei, entusiasti nel vedere il loro libro pubblicato e vorrei che ce ne fossero altri in futuro. Che non ci limitassimo a vivere per lavorare e deprimerci, ma lavorassimo con serenità e passione per vivere. La nostra generazione è molto buona e molto onesta e nessuno ancora si è reso conto di quanto sia difficile per noi asprimerci. Eppure lo accettiamo senza imporci e ci sforziamo per fare meglio. Abbiamo qualcosa da dire, cercate con la vostra casa editrice di seguire la strada giusta anche se questa si dovesse discostare da quella più redditizia. Vi auguro di continuare nel migliore dei modi. E' probabile che tenterò di ricontattarvi, promettendovi meno parole e più formalità. Non so se avrà modo di leggere il commento, ma volevo farvi una domando riguardo ai manoscritti. Se io avessi scritto un libro illustrato (sono circa 900000 battute + circa 80 bozzetti a matita e una cartina) e se il libro non fosse terminato, ma fa solo parte di una collana più ampia. In questo caso potreste essere interessati? Non era lo scopo del mio commento, ma non credo verrò minacciato di morte per questo. Faccio questa domanda, perché vedo che ci sono limiti nell'editoria molto strani. Si richiedono minimi e massimi come se si dovessero mettere limiti all'immaginazione e non si chiedono assolutamente illustrazioni come se lo scrittore/illustratore fosse una figura inesistente. Probabilmente si preferisce che le due figure professionali sia distinte o magari si pensa che non possano coesistere. Il mio progetto, se mai riuscirà a vedere la luce, prevede proprio l'unione di questi due mondi e per me l'invio del manoscritto non può essere completo senza tutto l'insieme. Credo di aver scritto troppo. Credo di essere pazzo. Sto scherzando. C'è troppa formalità, troppe regole, soprattutto nel mondo della scrittura. Abbiamo bisogno di sentirci liberi per scrivere bene. Se mi vuole contattare (veramente sono io che chiedo di essere contattato?) davideboscarecci@hotmail.it Non mi ritenga strano, è che vivo in un mondo tutto mio. Le auguro di dare all'editoria una nuova forma. Chi in periodi del genere tenta difficili strade è da apprezzare.
RispondiEliminaBuona iniziativa, un saluto Davide.