lunedì 20 febbraio 2012

Giovani talenti

E quando il talento c'è... si vede!:-)
Dove potete vederlo? Nel libro "In viaggio con te" di Nadia Boccacci (Butterfly Edizioni).
Quando? Già da marzo.
Perché? Perché ci hanno messo lo zampino due giovanissimi di talento, due amanti della fotografia che hanno contribuito a creare la copertina del libro: Gaia Brusotti (18 enne) e Lorenzo Calosi (17 enne).
Basta con le solite frasi "i giovani di oggi non sono più quelli di una volta!", "i giovani di oggi non si danno da fare!". Siamo stanchi. E siamo anche appassionati. Determinati. Fiduciosi. Non ci lasciamo scoraggiare facilmente: siamo i giovani di oggi!
Identikit dei giovani di talento:
- Gaia Brusotti: anni 18, studentessa presso il liceo linguistico De Filippi, amante dei libri e della fotografia. Segni particolari: semplicemente bella, dolce ed educata.
- Lorenzo Calosi: anni 17, studente presso istituto Sarrocchi, appassionato di fotografia, atletica leggera, motori.
Segni particolari: determinato, affascinante, educato e spigliato.
- Argeta Brozi: anni 26, direttrice editoriale della Butterfly Edizioni, la terza casa editrice più giovane d'Italia, amante dei libri, dei libri e anche dei libri. :-)
Segni particolari: provate a fermarla se ci riuscite ;-)

http://www.butterfly-edizioni.com/
http://butterflyedizioni.wordpress.com/
http://autoributterflyedizioni.wordpress.com/

domenica 19 febbraio 2012

Libri Diffusi - Butterfly Edizioni

E Butterfly Edizioni continua a volare sempre più in alto...
In pochi giorni sono nate diverse collaborazioni tra la Butterfly Edizioni (http://www.butterfly-edizioni.com/ , casa editrice per emergenti) e diverse realtà del settore, tra cui Libri Diffusi di Valerio Achille Semenzin.
Libri Diffusi è un nuovo distributore editoriale molto promettente: prezzi accessibili per gli editori, grande impegno nella promozione dei libri e buona visibilità per gli autori. Insomma... un bel mix per tutti!
Vi invito a guardare il sito, dove potete trovare l'elenco delle librerie dove è possibile ordinare facilmente tutti i libri della Butterfly Edizioni: niente più attese! Finalmente librai che fanno il loro dovere e accontentano i lettori in poco tempo :) http://www.libridiffusi.com/clienti.php
Con libri diffusi si diffonde l'editoria di qualità: i libri di quegli autori poco conosciuti ma che si meritano grande visibilità! Non ci credi? Prova ad acquistare i nostri libri e poi ne parliamo :)

Argeta Brozi
Direttrice Editoriale

giovedì 16 febbraio 2012

Lupo Rosso - Butterfly Edizioni

Ecco una nuova libreria che dà spazio a libri nuovi e non ai soliti nomi... libri curati sia per l'aspetto (copertine) che per il contenuto. Nella libreria Lupo Rosso potete trovare libri di autori emergenti, tra cui anche i libri della Butterfly Edizioni. Io vi consiglio di andare a farci un giro, è assicurata: cordialità, velocità, ambiente accogliente e bei libri!
Inoltre è una di quelle librerie che fa il proprio lavoro, se un appassionato va in cerca di un libro che non si trova direttamente in negozio questi lo ordinano senza fare tante storie... ce ne fossero di librerie così! Diamo spazio a queste librerie che fanno bene il loro lavoro e che coccolano i propri lettori!

Libreria Lupo Rosso
via Volta n.1/h - 10121 Torino
Email: luporossotorino@gmail.com
http://www.luporosso.org/

http://www.butterfly-edizioni/

venerdì 10 febbraio 2012

Genitori assassini

Non si può. No, non si può vedere come la rabbia porta a mali estremi, come non sappiamo controllare le nostre emozioni, tirando fuori il peggio che c'è in noi. Non si può vedere un genitore buttare il proprio figlio in un lago freddo, in un giorno in cui la temperatura è sotto zero. Una madre mettere il figlio in lavatrice perché non è stato bravo. Un genitore. Mio Dio. Un genitore che è lo stesso che ti mette alla vita e che, fino a prova contraria, dovrebbe amarti e proteggerti. Sempre. Ad ogni costo.
Che male fa un qualcosa che non puoi fermare, un qualcosa che non puoi prevedere, una vita spezzata. Come brucia una lacrima sconosciuta nel sentire queste cose.
Un genitore che fa questo non ha capito il valore di una famiglia, non ha capito cosa significa essere madre e padre. Non ha capito che per quanto il coniuge ci faccia arrabbiare, volergli male, questo non dovrebbe mai ritorcersi contro al proprio bambino. Proprio. Un piccolo pezzo di noi: del nostro cuore, del nostro sangue, della nostra anima, dell'amore che gli ha dato vita.
No, non si può. Non si può restare a guardare che la giustizia faccia il suo corso.
Esiste davvero una giustizia per tutto ciò? Non credo.
Quelle persone non sono più persone, recuperarle, perché? Perché quando recuperarle non significa che loro comprendano la gravità della situazione?
Vorrei vedere quel padre di "famiglia" dentro quel lago, per minuti, ma non troppi, quanto basta per fargli capire cosa ha passato suo figlio, quella creatura innocente che gli ha preso la mano, gli ha sorriso e magari ha pensato "chissà dove mi porta il mio papà!".
Con le parole si capisce fino ad un certo punto.
Ma l'empatia, quella vera, si crea quando due persone hanno passato la stessa situazione. Per capire veramente il male che ha fatto bisogna metterlo nella condizione di capirlo sulla sua pelle.
Il dolore è unico se una persona l'ha vissuta e l'altra prova solo a immaginarla.

La verità ti fa male lo so...

Adesso spero che, oltre ad avermi dato della: pazza, fantasma, deficiente, stupida, bugiarda e chi ne ha più ne metta... non mi diranno che ho anche copiato (il titolo del post è di una canzone famosa, lo so, e l'ho presa solo in prestito!)
Bello vedere come la gente dopo averti offesa pubblicamente, non ti pubblichi i messaggi o ti cancelli quelli inseriti... e poi dicono che non hanno problemi a confrontarsi, a parlarne tra "adulti" o ad ascoltare le opinioni altrui. Per ora preferisco passare per quella cattiva e dover mettere tutto nero su bianco sul mio blog visto che gli altri cercano di cancellare le mie tracce sperando che la verità non salti fuori.
Probabilmente Lara, dopo questo mio post, pubblicherà i messaggi che le ho inviato, dicendo che "non era online, non li aveva visti" ecc. ecc. Peccato che il mio messaggio sia stato scritto prima di quello inviato da Sandrone, per cui io e te sappiamo benissimo che l'hai letto ma hai evitato di metterlo pubblicamente. Il blog a cui faccio riferimento è questo (visto? non sono in competizione :P ti faccio anche pubblicità! http://laramanni.wordpress.com/2012/02/07/balle-spaziali-e-temporali-e-anche-editoriali/#comment-17891 ) Lara sostiene che io non rispondo più (alludendo al fatto che le cose che ho detto non siano vere), in realtà non pubblica i miei messaggi. Ti ringrazio per le bugie che dici, Lara, ennesima dimostrazione della maturità delle persone ed ennesima dimostrazione che se non permetti il confronto forse qualcosa lo nascondete.

Risposta al messaggio di Melissa P.

Ciao Lara, mi dispiace disturbarti di nuovo, ma ho letto i messaggi e, vista l’ironia, vorrei rispondere.
Non ero scomparsa (vi piacerebbe ) ma magari ho una vita anch’io al di fuori della mia passione per l’editoria e non sto sempre collegata al blog di Lara! Detto questo, vorrei precisare che: non ho mai detto che tutti i libri pubblicati dai big siano di bassa qualità (anche se ultimamente secondo me sono un po’ calati), ho detto invece che noto una bella concorrenza tra i più piccoli (facendo il confronto tra alcuni esordienti e alcuni scrittori già conosciuti il livello di scrittura e la qualità della storia è molto vicina, con la differenza che un piccolo editore, oltre la percentuale che danno tutti, non ha altri soldi da sborsare sotto banco al libraio per far esporre solo i suoi libri e quindi di conseguenza meno vendite, che però non significa meno bravura).

Vorrei rispondere a Melissa: grazie per il complimento. Non importa se tra voi c’è stata una relazione lunga di 20 o 30 anni, io dicevo che c’era e secondo me una scrittrice che rispetti il proprio lavoro (e quindi che conosce la sua bravura) non dovrebbe accettare di pubblicare un libro lì dove ha conoscenze, altrimenti è chiaro che molti lettori possano pensare che non si sia trattato di bravura. A parte questo, io ho letto due tuoi libri (mi interessano i libri scritti da giovanissimi, lo faccio dall’età di 8 anni) e mi dispiace dire che ho letto autori sconosciuti che meritavano di entrare in fazi più di te. Il tuo libro è stato criticatissimo, chi l’ha letto nella prima versione (un tuo compagno di scuola) ha detto che il lavoro che lui aveva letto e quello che poi è uscito era diverso (il che oltretutto significa che te l’hanno cambiato e che le critiche non sono neanche sulla tua scrittura ma di chi ti ha fatto l’editing). Secondo me è criticato perché scrivere di sesso ci riescono tutti, è il modo in cui lo fai che determina il quanto sai scrivere bene, se nel romanzo avessi inserito meno scene di sesso e più sentimenti (rabbia, dolore, amarezza ecc.), quindi concentrandoti sull’interno della persona avresti venduto molto di più, o meglio, forse no, perché alla gente piace lo scandalo, ma avresti raggiunto il cuore di più persone e, almeno per me, questo vale più dei soldi. Ma ognuno scrive quello che vuole, fa sesso con chi vuole e pubblica con chi vuole. Anch’io potevo fare il tuo successo, se accettavo di andare a letto con un editor che me l’ha proposto, ma preferisco le sfide più difficili, quelle che si prendono da sole, alzando su le maniche e lavorando duro, quelle che si prendono per merito e non per letto. Certo, sono solo opinioni e scelte di due persone diverse. Quello che mi preme sottolineare è che non sto dicendo qualcosa di così lontano dalla realtà di tutti i giorni.

Risposta al messaggio di Sandrone Dazieri (Mondadori):


Ti sarei grata se pubblicassi anche il mio commento, visto che stai parlando di me. Altrimenti dovrò ripubblicare tutto sul mio blog per renderlo pubblico, grazie. (in riferimento a Lara)

Ora rispondo a Sandrone Dazieri:
Beh, è già tanto che non hai negato di conoscere il padre di Licia, anche se in rete (questo nel 2008 circa) ho trovato un articolo che diceva che tu lo conoscevi prima della pubblicazione, ma vabeh. Altro articolo interessante di uno pubblicato da mondadori (non ho idea se si possa trovare ancora in internet, ma lo ricercherò) che sosteneva che "era stato fortunato a pubblicare perché conosceva un editor dentro, ma suoi colleghi avevano dovuto pagare" (sue parole, non mie). Conosco autori che mi hanno detto in privato o per telefono (quindi sempre in privato) che hanno pubblicato per conoscenze, un'altra persona mi ha detto che se non vendeva i libri in tot tempo doveva acquistarli a prezzo copertina (non parlo solo di mondadori, ma anche di altre). Molti mi chiedono di fare i nomi: a quale pro scusate? Se uno si fida di me e mi dice le cose forse è perché sa che potrei parlare dell'argomento per far conoscere la realtà ma senza metterli nel mezzo, a meno finché non vorranno farlo loro stessi. Scusate se sono una persona di fiducia. Altra cosa Sandrone: non capisco di quale invidia parli, a me il successo facile non piace, a me piace ottenerlo per merito, non per aiuti interni, come molti nomi "emergenti" invece hanno fatto. Scusate se ho un'autostima di me stessa e penso di valere di più di qualche scopata. (e questo ripeto lo dico perché mi è stato detto di pubblicare con un big "basta che ricambi il favore in un qualche modo... non so se capisci cosa intendo..."
Preferisco vendere 50 copie per merito, che riempire il portafogli di soldi sporchi.

Risposta al messaggio di Lara:

Sul tuo blog hai scritto che "la commentatrice che è intervenuta qui con la clava (e la diffamazione, e la calunnia) sparge, da quanto mi dicono, le stesse illazioni su Internet da anni."

La commentatrice in primo luogo ha un nome (Argeta Brozi), usalo, visto che io non ti chiamo bugiarda, pazza ecc. come hai fatto tu o i tuoi colleghi amici (sempre se conosci la parola educazione, oltre che illazioni, si intende). In secondo luogo: diffamazione è dire qualcosa di brutto e non vero, io ho riportato fatti di esperienze personali e non. Lo sai cos'è diffamazione? DARMI DELLA PAZZA PUBBLICAMENTE. Questo è diffamazione. DARMI DELLA DEFICIENTE, perché ho un'idea (per di più fondata) diversa dalla tua. Devo continuare a farti lezione di italiano o l'hai capito da sola?
Da quanto ti dicono mette le stesse illazioni su internet da anni? Dicono chi? Gli stessi che sostengono che sono pazza, ma nello stesso tempo dicono che non esisto? Persone di fiducia e di grande serietà devo dire, visto che continuano a parlare con me, nonostante io non esista!
Primo: te l'ho scritto io che è dal 2008 che dico sta cosa e che finalmente qualcuno comincia a parlare (quindi leggi bene i miei messaggi prima di parlare), secondo: illazioni un corno visto che ho messaggi salvati come prova.
E terzo: qui gli unici che cercano di giustificarsi siete voi che non permettete il diffondersi di idee diverse o meglio di prove del contrario di quello che dite.
Ti ringrazio per lo spazio che non mi hai concesso, qui invece puoi commentare quanto vuoi, perché la libertà di opinione da me esiste ancora.

martedì 7 febbraio 2012

Il Writer's Dream non esiste (e io sono un fantasma!) e chi ha occhi per intendere intenderà!:-)

Cari lettori e scrittori che passate di qui, dovete sapere che in quanto amante dell'editoria e dei libri faccio spesso ricerche sul settore. Nel 2008 mi sono imbattuta nel Writer's Dream, a capo della quale c'è una ragazza di nome Linda (che saluto! Ciao Linda, tu invece sei la benvenuta qui, puoi commentare: non sarai bloccata come tu hai fatto con me, i tuoi messaggi non verranno cancellati come tu hai fatto con me, io sono in grado di sostenere una discussione tra adulti e non ho bisogno di essere difesa dai seguaci, quando vuoi il confronto sono qui ad aspettarti). Linda è intelligente, ma non abbastanza. Non abbastanza perché se quello che lei sostiene fosse vero, non vedo perché dovrebbe cancellare i miei messaggi che sostengono, tramite prove piuttosto tangibili, il contrario. Detto questo: il Writer's Dream nasce per "aiutare" gli emergenti, hanno detto così su agli editori a pagamento, che all'inizio ho pensato "cavoli, forse cambieranno il mondo!" Macché. Una volta caduta dalle nuvole e ritornata con i piedi per terra, ho scoperto che avevano aperto un'agenzia letteraria A PAGAMENTO. Aspetta un attimo, cosa ho detto? A PAGAMENTO. Ma come? Proprio loro che sparlavano degli editori a pagamento, che disprezzavano gli scrittori pubblicati dalla Albatros e altri editori a pagamento, cosa fanno? UN SERVIZIO A PAGAMENTO.
Mi sembra coerente, no? Beh, si... con quella frase che dice: CHI DISPREZZA COMPRA!:-)
Detto questo vi riporto il messaggio (uno dei tanti) che la signorina Linda ha pensato di cancellare dalla sua pagina, sperando così che non si diffondesse il fatto che, alla fine, lei sta facendo il "gioco" degli editori a pagamento. Non per dire su agli editori a pagamento, che hanno le loro ragioni per farlo, ma semplicemente per dire che le persone sono libere di scegliere con chi pubblicare e con chi spendere i loro soldi, che un libro si giudica dalla qualità e non dalla casa editrice che l'ha pubblicato o dall'autore che l'ha scritto. E che di belle parole ne abbiamo le balle piene, ok? Quindi diciamoci le cose chiaramente, senza nascondere la verità. Ecco il mio messaggio (uno dei tanti) che Linda ha cancellato:

Ciao Linda, da quanto tempo, ti sono mancata? Sicuramente cancellerai questi miei messaggi un'altra volta come hai fatto l'anno scorso e gli altri anni :) perché la verità fa male e chi può cerca di infossarla. Sono qui per dirti che no, tu non sei contro l'editoria a pagamento. Sei contro chi decide di pubblicare con l'albatros, e speri di far incazzare abbastanza gli scrittori che stanno con loro in modo da convincerli a venire nella tua agenzia letteraria a pagamento... sei in regola con lo Stato, cara? Perché sai che un'agenzia che supera le 5mila euro l'anno ha certi pagamenti da fare allo Stato :) ops, ma che ho detto mai? la parola che fa orrore a tutti... PAGARE... eh si, benvenuti al mondo ragazzi! Qui vai a farti curare e paghi, lavori e paghi (lo Stato), vai a comprare qualcosa e... managgia! nessuno che ti dia niente gratis... e le uniche cose gratuite: le parole, le opinioni altrui, non vengono considerate giuste se non sono le proprie. Ah! è proprio un vero stress, non trovate? E poi e poi... ah si, dimenticavo, Linda tu che ami così tanto la letteratura, che cerchi di diffondere l'editoria free, perché hai creato un'agenzia letteraria A PAGAMENTO? Perché chiedevi COLLETTE ai tuoi collaboratori? In poche parole: PERCHE' CREDI DI ESSERE COSI' FURBA DA PENSARE DI RIUSCIRE A PRENDERCI TUTTI PER I FONDELLI? Che tu sia una ragazza intelligente, non lo metto in dubbio, e quel tuo caro amico della mondadori (mm, non so se posso fare i nomi però...) che ti dà una mano nel progetto, a lui che cosa dai in cambio? No, dai, scherzo, lo so che sei troppo intelligente per buttarti via così, dico solo di aver pazienza perché la gente si sta stancando di tenersi tutto dentro, di non rivelare come stanno in realtà le cose e come si suol dire: i nodi vengono al pettine, prima o poi.

Argeta Brozi

venerdì 3 febbraio 2012

Stupro di gruppo: non è più reato!

Ma in che mondo viviamo? Da anni cerchiamo di incentivare le donne a denunciare le violenze... tante belle parole, spese per cosa? Perché una donna dovrebbe denunciare? Perché quando i colpevoli non verranno mai puniti? Perché si deve umiliare di fronte alla polizia? Una donna. Così si dice. Ma una donna stuprata non è più una donna. È un automa. Un qualcosa si indefinibile, incapibile. È un oggetto. Un oggetto che hanno usato. Un oggetto che è stato buttato via. Un oggetto su cui poi si divertono anche i giudici. Ma voi pensate davvero che i giovani di oggi hanno bisogno di educazione e non di prigione? Ma secondo voi che ci sta a fare la famiglia? La famiglia educa, signori, ma a volte per quanto educa i figli questi non li ascoltano, prendono strade diverse e, se lo fanno, è solo perché c'è gente che “fa giustizia” lasciandoli liberi di sbagliare, di far male.
Che coscienza ha l'umanità... una coscienza sporca che nemmeno vede, perché così arrugginita dai tanti anni di sopruso e violenza che ormai tutto sembra normalità. Lo sapete chi devia? Chi decide di fare del bene al prossimo, chi crede ancora che esista una giustizia a questo mondo.